Preghiere Notturne
La Nube della Non-conoscenza ~ Anonimo del XIV secolo
Genesi
Prima o dopo la vegetazione:
In Genesi 2,4-7, viene descritto come Dio creò l'uomo prima di far germogliare le piante e gli alberi. Dio formò l'uomo (Adamo) dalla polvere della terra e soffiò nelle sue narici un alito di vita, rendendolo un essere vivente. Questo avviene prima della creazione degli alberi e della vegetazione.
Questo racconto si distingue dalla narrazione in Genesi 1, che presenta la creazione dell'uomo (maschio e femmina) come culminazione del processo creativo, che avviene dopo la creazione della terra, delle piante, degli animali e del resto del creato.
La creazioe non é figlia di un disegno superiore; avviene per tentativi:
2,18 Poi il Signore Dio disse: «Non è bene che l'uomo sia solo: gli voglio fare un aiuto che gli sia simile». 19 Allora
il Signore Dio plasmò dal suolo ogni sorta di bestie selvatiche e tutti
gli uccelli del cielo e li condusse all'uomo, per vedere come li
avrebbe chiamati: in qualunque modo l'uomo avesse chiamato ognuno degli
esseri viventi, quello doveva essere il suo nome. 20 Così
l'uomo impose nomi a tutto il bestiame, a tutti gli uccelli del cielo e
a tutte le bestie selvatiche, ma l'uomo non trovò un aiuto che gli
fosse simile. 21 Allora il Signore Dio fece scendere un
torpore sull'uomo, che si addormentò; gli tolse una delle costole e
rinchiuse la carne al suo posto. 22 Il Signore Dio plasmò con la costola, che aveva tolta all'uomo, una donna e la condusse all'uomo. 23 Allora l'uomo disse:
«Questa volta essa
è osso delle mie ossa,
carne della mia carne.
La si chiamerà donna
perché dall'uomo è stata tolta».
Il Dio di questo episodio della creazione è molto diverso dal primo. Non dá l'idea di essere onnisciente. È un Dio artigiano: impasta la terra come un vasaio, mettendoci tutta la sua cura e amore.

Quant'é bella e dolce l'immagine di Dio che passeggia nel giardino tra gli alberi che lui stesso ha creato e ci cerca! <3 Sta ad indicare che Dio è con loro nella bellezza :)
Il mistero del dolore del parto
Perché è stato reso così doloroso, difficile, rischioso? Il dolore del parto era un enigma anche per l'uomo della Bibbia che infatti lo fa risalire a un Dio adirato.
La lotta con Dio (Genesi 32,22-32; Osea 12,4-6)
Giacobbe alle prese con l’angelo è un episodio biblico descritto in Genesi 32,22-32 e in Osea 12,4-6 (Antico Testamento).
Genesi 32,22-32
22 Così il dono passò prima di lui, mentr'egli trascorse quella notte nell'accampamento.
La lotta con Dio
23 Durante quella notte egli si alzò, prese le due mogli, le due schiave, i suoi undici figli e passò il guado dello Iabbok. 24 Li prese, fece loro passare il torrente e fece passare anche tutti i suoi averi. 25 Giacobbe rimase solo e un uomo lottò con lui fino allo spuntare dell'aurora. 26 Vedendo che non riusciva a vincerlo, lo colpì all'articolazione del femore e l'articolazione del femore di Giacobbe si slogò, mentre continuava a lottare con lui. 27 Quegli disse: «Lasciami andare, perché è spuntata l'aurora». Giacobbe rispose: «Non ti lascerò, se non mi avrai benedetto!». 28 Gli domandò: «Come ti chiami?». Rispose: «Giacobbe». 29 Riprese: «Non ti chiamerai più Giacobbe, ma Israele, perché hai combattuto con Dio e con gli uomini e hai vinto!». 30 Giacobbe allora gli chiese: «Dimmi il tuo nome». Gli rispose: «Perché mi chiedi il nome?». E qui lo benedisse. 31 Allora Giacobbe chiamò quel luogo Penuel «Perché - disse - ho visto Dio faccia a faccia, eppure la mia vita è rimasta salva». 32 Spuntava il sole, quando Giacobbe passò Penuel e zoppicava all'anca.
Osea 12,4-6
4 Egli nel grembo materno soppiantò il fratello
e da adulto lottò con Dio,
5 lottò con l'angelo e vinse,
pianse e domandò grazia.
Ritrovò Dio in Betel
e là gli parlò.
6 «Signore, Dio degli eserciti,
Signore» è il suo nome.
La storia di Giacobbe e l'angelo è raccontata nella Bibbia, nel Libro della Genesi (Genesi 32:22-32). In questo racconto, Giacobbe, mentre si dirige verso casa dopo anni di esilio, si trova a combattere con un misterioso avversario durante la notte. Alla luce di Osea 12,4-6, i cattolici ritengono che la lotta abbia avuto luogo tra Giacobbe e un angelo.
Durante la lotta, Giacobbe si aggrappa all'angelo e non lo lascia andare finché non riceve una benedizione. [Secondo la narrazione biblica, l’angelo toccò la coscia di Giacobbe, che, incapace di sconfiggerlo, chiese la sua benedizione. In onore di tale fatto, Giacobbe rinominò il luogo del combattimento come Penuel che in ebraico significa "Volto di Dio"] L'angelo lo benedice e gli cambia anche il nome in "Israele", che significa "colui che lotta con Dio". Questo evento simboleggia il conflitto interiore di Giacobbe e il suo desiderio di cercare la benedizione divina.
La storia di Giacobbe e l'angelo viene spesso interpretata come un'allegoria della lotta spirituale e della perseveranza nella fede.
Monsieur Ibrahim e i fiori del Corano - Eric-Emmanuel Schmitt

Questo è un bellissimo racconto (20 pagine circa) su quanto siano fragili le nostre vite e di come tendiamo a centrare tutto su noi stessi vivendo di conseguenza ogni dolore come una punizione personale e delle cose meravigliose (come il perdono) che possiamo raggiungere quando apriamo il nostro cuore a Dio.
La Nube della Non-conoscenza ~ Anonimo del XIV secolo
Il libro si apre con una bellissima preghiera: Dio, al quale è aperto ogni cuore e al quale parla ogni volontà e al quale non è nascosto alc...
-
Il periodo di tempo tra l'Antico Testamento e il Nuovo Testamento è generalmente considerato di circa 400 anni. Questo intervallo di tem...
-
Questo libro ce l'avevo in wishlist da molto tempo e nemmeno ricordo come sono arrivata ad aggiungercelo ^^' Si lascia spiegare ...
-
Giacobbe alle prese con l’angelo è un episodio biblico descritto in Genesi 32,22-32 e in Osea 12,4-6 (Antico Testamento). Genesi 32,22-32...