22.04.2024

La notte oscura - San Giovanni della Croce

Per ascoltare Dio, infatti, l’anima deve stare all’erta e distaccata da ogni affetto e dai sensi, come dice il profeta: Mimetterò di sentinella, in piedi sulla fortezza (Ab 2,1), cioè staccato dagli appetiti, a spiare e non a discorrere con i sensi per vedere che cosa mi dirà, cioè per sapere che messaggio mi viene da Dio. Dobbiamo, quindi, sapere che da questa notte arida deriva anzitutto conoscenza di sé e questa a sua volta è il fondamento della conoscenza di Dio. Per questo sant’Agostino prega così: Fa’, o Signore, che io mi conosca e ti conosca!  E i filosofi aggiungono che un termine si conosce meglio confrontandolo con il suo contrario.

Mi ha colpito perché nella testimonianza di San Giovanni della Croce, si vive proprio questo contrario, il senso di abbandono, dolore.. E proprio lì capisce quant'è grande l'amore di Dio. Quanto tutto sia utile per elevare l'anima.

Penso che per alcune persone (anche magari in base al loro vissuto), la clausura e la contemplazione possono essere un modo di trovare la pace interiore e la connessione che cercano con Dio. Mentre per altri, la vita attiva nel mondo può essere altrettanto significativa e gratificante. Ciò che conta ovviamente è seguire il proprio cuore e cercare la verità e la felicità a modo proprio. Da un punto di vista di evoluzione dell‘anima pensavo sinceramente ci potesse essere poco miglioramento vivendo nella sola contemplazione, ma San Giovanni dice in più parti che proprio nei nostri momenti più bui e difficili, se riusciamo a tendere il nostro orecchio a Dio, Lui ci porterà un grande insegnamento che solo con la contemplazione si riuscirà a distanza di tempo a capire.

Spesso quando mi chiedo „perché!?“ penso subito dopo „Esatto. Perché?“. L‘attitudine cambia tutto :)

28.03.2024

Vita di un uomo: Francesco d'Assisi - Chiara Frugoni

Oggi ti parlo della mia ultima lettura, la biografia di San Francesco d'Assisi scritta da Chiara Frugoni. Una lettura molto "infuocata" per me sia per l'apprendere della completa e fortissima trasformazione di Francesco sia per lo scontro con le sue idee spesso davvero drastiche ( molte non le condivido proprio, ma capisco perché lui invece sì. Come lui vivesse la fede a tutto tondo).

Nel libro si riportano diversi sogni significati avuti sia da San Francesco che da Papa Innocenzo III. Durante la lettura ho avuto anch'io un sogno particolare che lascio qui:

Nel sogno c'era un melo gigantesco, anche i frutti erano più grandi di una palla da basket. Io guardavo ogni mela con le mani senza staccarla e questa si "accendeva" come una televisione e mostrava una sofferenza della mia vita. Prendevo un'altra mela ed ecco un'altra sofferenza. Nel sogno guardavo queste sofferenze e provavo un forte sentimento di amore e dicevo "grazie Dio per questi doni". L'albero anche era bellissimo e sapevo che mi voleva bene così come io a lui.

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12.03.2024

Credo

Credo in un solo Dio,

Padre onnipotente,

Creatore del cielo e della terra,
di tutte le cose visibili e invisibili.

Credo in un solo Signore, Gesù Cristo,
unigenito Figlio di Dio,
nato dal Padre prima di tutti i secoli:
Dio da Dio, Luce da Luce,
Dio vero da Dio vero,
generato, non creato,
della stessa sostanza del Padre;
per mezzo di lui tutte le cose sono state create.
Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo,
e per opera dello Spirito Santo
si è incarnato nel seno della Vergine Maria
e si è fatto uomo.
Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato,
mori e fu sepolto.
Il terzo giorno è risuscitato,
secondo le Scritture, è salito al cielo,
siede alla destra del Padre.

E di nuovo verrà, nella gloria,
per giudicare i vivi e i morti,
e il suo regno non avrà fine.

Credo nello Spirito Santo,
che è Signore e dà la vita,
e procede dal Padre e dal Figlio.
Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato,
e ha parlato per mezzo dei profeti.

Credo la Chiesa,
una santa cattolica e apostolica.
Professo un solo Battesimo
per il perdono dei peccati.
Aspetto la risurrezione dei morti
e la vita del mondo che verrà.
Amen.

Atto di dolore

 

Mio Dio, mi pento e mi dolgo con tutto il cuore dei miei peccati, perché peccando ho meritato i tuoi castighi, e molto più perché ho offeso te, infinitamente buono e degno di essere amato sopra ogni cosa. Propongo con il tuo santo aiuto di non offenderti mai più e di fuggire le occasioni prossime di peccato. Signore, misericordia, perdonami.

Il Cantico delle Creature di San Francesco d'Assisi

“Il Cantico delle Creature”, conosciuto anche come “Il cantico di Frate sole e Sorella Luna” è la prima poesia scritta in italiano. Il suo autore è Francesco d’Assisi che l’ha composta nel 1226.

La poesia è una lode a Dio, alla vita e alla natura che viene vista in tutta la sua bellezza e complessità.

Altissimo, onnipotente, buon Signore
tue sono le lodi, la gloria e l'onore
ed ogni benedizione.
A te solo, Altissimo, si confanno,
e nessun uomo è degno di te.

Laudato sii, o mio Signore,
per tutte le creature,
specialmente per messer Frate Sole,
il quale porta il giorno che ci illumina
ed esso è bello e raggiante con grande splendore:
di te, Altissimo, porta significazione.

Laudato sii, o mio Signore,
per sora Luna e le Stelle:
in cielo le hai formate
limpide, belle e preziose.

Laudato sii, o mio Signore, per frate Vento e
per l'Aria, le Nuvole, il Cielo sereno ed ogni tempo
per il quale alle tue creature dai sostentamento.

Laudato sii, o mio Signore, per sora Acqua,
la quale è molto utile, umile, preziosa e casta.

Laudato sii, o mio Signore, per frate Fuoco,
con il quale ci illumini la notte:
ed esso è robusto, bello, forte e giocondo.

Laudato sii, o mio Signore, per nostra Madre Terra,
la quale ci sostenta e governa e
produce diversi frutti con coloriti fiori ed erba.

Laudato sii, o mio Signore,
per quelli che perdonano per amor tuo
e sopportano malattia e sofferenza.
Beati quelli che le sopporteranno in pace
perchè da te saranno incoronati.

Laudato sii, o mio Signore,
per nostra sora Morte corporale,
dalla quale nessun uomo vivente può scampare.
Guai a quelli che morranno nel peccato mortale.
Beati quelli che si troveranno nella tua volontà
poichè loro la morte non farà alcun male.

Laudate e benedite il Signore e ringraziatelo
e servitelo con grande umiltate.

19.02.2024

Il suono

A volte quando lascio il mio corpo mi succede di sentire internamente un suono molto intenso e bello, gradevole. È un suono sibilante, simile al vento. Lo associo al colore bianco, azzurrino. Riempie tutta la testa e la libera, la pulisce. Quando lo sento, penso spesso che mi stia portando un messaggio che posso capire solo su un altro livello di coscienza.

19.01.2024

Sogno del 18/01/24: presenza, cane e ospedale

Ieri sera c‘era una presenza in casa. Non del tutto positiva, ma la percepivo più che altro stressata. Come se volesse dire qualcosa, ma scegliesse le parole/immagini sbagliate.

Ho sentito due colpi (uno alla porta e uno dal comodino). E ho sentito la presenza stare vicino al letto. Durante la notte ho avuto un lungo sogno agitato: in un primo spezzone del sogno incontro una ragazza che mi dice di sentire le presenze su tre tipi di suoni e forme diversi in base alla loro benevolenza. Mi diceva che quelli imperfetti, ma comunque sulla buona via, si facevano sentire con dei colpi e forme quadrate (o rotonde, non sono sicura). Poi mi raccontava degli altri due piani, quelli più bassi e infimi, e mi incuteva sempre più angoscia. Anche lei sembrava abbastanza impaurita. Al risveglio non riuscivo a ricordarmi quasi nulla di quello che mi ha raccontato purtroppo.

Poi nel sogno andavo con un‘amica in un edificio somigliante un ospedale. Siamo andate in una sala dedicata ai pesci e c‘era una parete aperta che dava su un canale. A un certo punto arriva un uomo, molto grande di statura, in là con l‘etá e mette un‘esca in acqua. Arriva un pesce nero gigante, nel sogno lo identificavo come un siluro, ma le sembianze erano quelle di un mix tra uno squale e un tonno gigante. L‘uomo dice „finalmente!“ e lo afferra per la coda e lo butta sul pavimento in nostra direzione! Io spingo la mia amica da una parte per metterla in sicurezza, le dico che è un pesce pericoloso, dobbiamo salire su un tavolo o qualcosa che ci tenga lontani dalla bocca del pesce. L‘uomo se ne va e io davvero trovo un tavolo su cui arrampicarmi in una stanza adiacente e completamente spoglia (come tutte le sale di questo edificio). Il pesce mi ha seguito fino a lì ma poi scompare. Scendo dal tavolo e cerco di orientarmi. Trovo un corridoio con le pareti decorate di blu e c‘é anche l‘uomo, di cui ora ho paura, e decido di tornare indietro. Trovo una stanza con pazienti sui lettini, sembrano malati terminali. I loro cari sono venuti a trovarli. I pazienti sono molto giovani, alcuni ancora ragazzi. Mi rattrista molto. Mi giro e vedo un uomo accasciato a terra, sembra dorma. Tre bambini sono rannicchiati vicino a lui, sembrano avere tutti molto freddo. Avviso un‘infermiera di passaggio, ma anche se li ha davanti agli occhi non riesce a vederli fino quando glieli indico col dito.

Lascio la stanza e mi ritrovo nell‘appartamento di mio padre, ma gli abitanti del palazzo sono quelli del mio. Vado sul balcone e giù ci sono mio marito e il postino. In pratica il postino stava per imbucare una lettera per mio marito, ma il vento la portata nel balcone sotto al nostro. E adesso mi chiedevano di andarla a recuperare andando dai vicini. Il nostro cane viene sul balcone e vedendo mio marito dalla fessura del balcone (tra pavimento e „parete“), si tuffa per raggiungerlo e vola così giù schiantandosi sul balcone del vicino in cui c‘é anche la lettera. Io grido, ho visto tutto. La caduta, lo schianto. Non si muove più e c‘é del sangue vicino alla bocca. Urlo a mio marito cos‘é successo, che il nostro cane non si muove più, e mi accorgo che sto piangendo. Mio marito, che l‘ha visto volare giù, dice di correre dai vicini e lui intanto chiama i pompieri! Io corro, ma non so su quale balcone è caduto di preciso, ci sono due vicini sotto di noi. Vado prima dalla vicina anziana (nella vita reale gentilissima), che mi apre, ma mi fa entrare con riluttanza. Mi dice subito che il mio cane non è sul suo balcone e io le dico che voglio controllare di persona. Dentro mi accorgo che ha una casa bellissima, arredata molto particolarmente e anche il balcone è davvero bello. Il mio cane però non c‘é. Lei mi dice in modo brusco di smetterla di piangere, che non serve a nulla, non gli è successo nulla al mio cane. Io le dico che è morto schiantandosi. E lei dice che nessuno muore davvero. Io esco arrabbiata. Vado dall‘altro vicino e mi accorgo di come abbia fatto suo tutto il pianerottolo, mettendoci mobili, oggetti d‘arte e piante (nella vita reale non è così). Suono e mi fa entrare, è preoccupatissimo per il mio cane, ha già chiamato un veterinario e mi chiede perché ci ho messo tanto. Gli dico che non sapevo su quale balcone fosse. Vado a prendere il mio cane che sorprendentemente si rialza, sta bene, niente sangue. Sono sorpresa, ma anche così sollevata! RAccolgo anche la lettera e torno all‘appartamento col mio cagnolone. Una volta di sopra, vado sul balcone e dico a mio marito che sta bene, non gli è successo nulla! Lui mi chiede se ho anche la lettera. Vedo che accanto a lui stanno anche i due vicini da cui sono appena stata. Al vicino lo ringrazio per la premura, alla vicina invece dico solo il suo nome e poi „le ho già detto di come la penso su come ha trattato il mio dolore“ e lei „che come vedi era ingiustificato“.

Mi ritrovo all‘edificio ospedale, ma ora è una scuola. Sono con dei vecchi compagni di classe e a quanto pare non ci sono insegnanti. Qualcuno mi chiede qualcosa e io gli racconto cosa è successo al mio cane, del volo e che poi stava bene, come se nulla fosse. E lui mi dice „e non siete andati a fare un controllo dal veterinario?!“ e io mi sento in colpa, perché non ci abbiamo proprio pensato. Vedo una cesta con dei libri da regalare e ne prendo alcuni, sono libri per bambini. 

Ritorno a vagare per l'ospedale e trovo una donna che fa disegni e autografi in un nuovo libro della paw patrol con protagonista Everest (l'husky del gruppo) e mi metto in fila anch'io per prenderne uno per mio figlio.

La notte oscura - San Giovanni della Croce

Per ascoltare Dio, infatti, l’anima deve stare all’erta e distaccata da ogni affetto e dai sensi, come dice il profeta: Mimetterò di sentine...