L'episodio - riportato sia nei vangeli sinottici sia nel Vangelo secondo Giovanni - si colloca durante la Passione, quando Gesù, dopo l'arresto, viene condotto dal sommo sacerdote e Pietro si trova nel cortile del palazzo di quest'ultimo. Dopo tale rinnegamento, i vangeli sinottici riportano il pentimento di Pietro, che piange, mentre il Vangelo di Giovanni non fa menzione di ciò.
Gesù, in precedenza, aveva preannunciato agli apostoli: “Questa notte tutti voi mi abbandonerete”. Pietro aveva risposto: “Io no! Anche se tutti gli altri ti lasceranno, io non ti abbandonerò mai”. Ma Gesù aveva detto a Pietro: “Prima che il gallo canti, per tre volte dirai di non conoscermi”.
Le domande che mi sono sorte spontanee sono: perchè Pietro rinnega tre volte Gesú? e perché proprio tre?
Secondo me lo fa per paura e debolezza umana. Pietro, nonostante fosse uno dei discepoli più vicini a Gesù e
dichiarasse di essere pronto a seguirlo fino alla morte, cede alla paura quando si trova di fronte al rischio di essere associato a
lui durante la sua cattura e processo. La sua incapacità di mantenere la
fede ad ogni costo è un riflesso della vulnerabilità umana.
Tutto avviene secondo il disegno di Dio
Dopo la resurrezione, Gesù chiede a Pietro tre volte se lo ama (Giovanni
21:15-17). Questo parallelo suggerisce che ogni rinnegamento di Pietro è
"riparato" attraverso una confessione di amore, simboleggiando il
perdono e la riconferma del suo ruolo come guida nella comunità
cristiana primitiva. Attraverso questa esperienza Pietro consolida ancora di più la sua fede e l'amore per Cristo.
Nella Bibbia, il numero tre ha spesso un'importanza simbolica.
Rappresenta la completezza e la totalità. Ad esempio, ci sono tre giorni
di oscurità durante la Pasqua; Gesù risorge il terzo giorno; e spesso
ci sono riferimenti a tripli eventi (come i tre patriarchi: Abramo,
Isacco, Giacobbe). Il rinnegamento di Pietro avviene quindi in un
contesto numerico che sottolinea l'importanza della sua esperienza e
della sua successiva riparazione.
In conclusione, il rinnegamento di Pietro serve come esempio della
fragilità umana, ma anche come testimonianza della misericordia e del
perdono che possono esistere nella relazione con Dio.
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